sabato 12 gennaio 2013


La mia generazione porta scarpe di tela
e si tinge i capelli con l’henné
oppure con l’argilla
si attacca al filo di un pallone
o di una mongolfiera
anzi ci monta su reggendosi alle corde
e se parte una nave in mare aperto
su quella va
senza chiedersi altro
per questo si innamora
quando cambia il vento
e conta in alto in cielo le stelline
stretta ancora nei jeans
al collo le collane
un libro sempre in tasca.
La mia generazione ama i porti
gli angoli la vita le svoltate
può incontrare chiunque
e parlarci di niente
numerare le erbe
fare chiasso coi versi
è una generazione allegra
che sa marciare in ordine.
All’aperto.
Si porta per ricordo il Novecento
Le foto le orchestrine il fallimento. 

Cetta Petrollo, gennaio 2013

Nessun commento:

Posta un commento