venerdì 20 settembre 2013

La bella pelle dell'amore



La bella pelle dell’amore
risplende
così abbiamo passato l’equinozio
e la bella pelle dell’amore
risplende
risplende tranquilla senza fretta
mentre solo su un fianco
dimostra il suo bilico
la bella pelle dell’amore.
Intanto mi hai tenuta
nella bella pelle dell’amore.
(Amor che dato sia
casto mi prende)

Cetta Petrollo

mercoledì 18 settembre 2013

TUO



Il tuo entra dentro
allo stomaco
e non lo lascia respirare.
Può respirare uno stomaco?
no, non può.
Ancor meno lo può se il tuo
arriva e ci si piazza sopra
ci si piazza spiazzante
come un prato che si è
a lungo evitato
come una rima baciata
come un interregno di favole
come il pozzo nascosto
la briciolina nel bosco
ci si piazza e la pancia
insieme alla mente
fanno festa
mentre il tuo dà un pugno
alla tua vita
la prende a cazzotti
che è quello che volevi
per quello lasci
la veste aperta
e la finestra.

E il cuore.

Cetta Petrollo

giovedì 12 settembre 2013

Genova Piazza Banchi

A Piazza Banchi
dove la banca si rompeva davvero
banca rotta  che finisce estate
per sottoripa correndo
davanti alle cassette in pietra
delle denunce
tiro un lungo fiato fino
alla conclusione mi sono sbagliata
mi sbaglierò ancora
la mia banca con fracasso si è rotta
ma di rotte ne abbiamo due
tu dai i numeri del percorso
io li metto insieme
numerologia fantastica
si potesse evitare
ora che cresce luna

in due la distruzione.

Cetta  Petrollo

E tu mi dici torna presto.



Questa sera vado a letto tranquilla
sotto una coperta calda di parole
sotto a una debolezza
sotto ad un abbraccio
sotto ai portici di sottoripa
vado a letto
vado a letto con ignatia
la pancia serena
senza il buco
intorno all’ombelico
la colite abbandonica
le frasi in fila i libri pure
questa sera vado a letto
con tutto quello che sono
perché l’estate sta trascorrendo
e settembre gira
da certe parti stravaganti
che fino a ieri
non avremmo mai immaginato
settembre è un battello
di maestrale verso Pegli
e tu mi dici
torna presto.

Cetta  Petrollo

mercoledì 11 settembre 2013

Le cose gentili.



La ragione ce l’hanno sempre le cose
e se le cose sono gentili
ti prendono con te
e tu non le lasci andare
te le curi dentro
le coltivi come in una serra
dai a loro acqua e concime
le chiudi nella bolla
sospesa del cuore
non importa in quanto tempo cresceranno
che questo non è dato sapere
dipende dalla piantina
una uguale a un’altra infatti
non ce n’è
il pomodoro non è come la zucca
la lattuga come una zucchina
un corpo è diverso da un altro.
questo se le cose ti prendono con sé.
se non ti prendono
lasciale andare
foreranno la serra
come certi acanti che hanno le spine
e poi si seccheranno.
Si seccheranno ci potrai fare
sopra un piccolo temporale di stagione.
Però questa mattina
dalle 8 alle 9 tu hai sentito
il mio temporale
E hai portato le tue di cose gentili
hai preso le medicine con me
con me hai fatto la colazione
con me fatto la doccia
con me hai dato un colpo di vento.
Le tue cose gentili
sono già un po’ dentro
la mia  bolla
e forse hanno già bisogno di me.

Cetta  Petrollo

lunedì 2 settembre 2013

Queste stazioni.


Queste stazioni sono state vibranti
sono state cupe
sono state leggere.
Queste stazioni sono state colorate
di rosso di freddo di blu
che era inverno e poi era estate.
Queste stazioni adesso
sono improvvise.
Sono magiche sono fantastiche
Sono notturne sono ridenti.
Arrivano da tutt’ altra parte.
Hanno niente di luna.
Non parlano.
Mi nasconderò dietro alla colonna.
Dietro alla colonna
mi nasconderò
per vederti arrivare.


Cetta Petrollo

In cerchi concentrici



In cerchi concentrici è mancanza.
In cerchi come onde concentriche
è mancanza.
E’ mancanza di ora in ora
di giorno in giorno è mancanza.
Acchiappa l’intelletto
Tienilo fermo.
Tienilo fermo nell’angolo.
Tienilo fermo sulle parole.
Tienilo. Non lo fare scappare.
Su di lui galleggia
fino all’abbraccio.

Cetta  Petrollo

Queste stazioni


Queste stazioni sono state vibranti
sono state cupe
sono state leggere.
Queste stazioni sono state colorate
di rosso di freddo di blu
che era inverno e poi era estate.
Queste stazioni adesso
sono improvvise.
Sono magiche sono fantastiche
Sono notturne sono ridenti.
Arrivano da tutt’altra parte.
Hanno niente luna.
Non parlano.
Mi nasconderò dietro alla colonna.
Dietro alla colonna
mi nasconderò

per vederti arrivare.

Cetta Petrollo