venerdì 1 agosto 2014

Da Repliche

L'azione sulla scena
è magnifica
ed irripetibile.
Questo gli attori
lo sanno e si dedicano
convenientemente
all'esercizio.
La violenza è candida.
E'richiesta al pubblico
una trasformazione.
Ma è un pubblico borghese
ben costruito.
E'indifferente
quel tanto che può
escludendo
il momento dell'applauso.

mercoledì 30 luglio 2014

da Repliche



Il novilunio avviene

a scena oscura.

Oscuramente compaiono

gli attori.Essi recitano

al buio

con la dovuta cadenza.

Il giro varia

a seconda della finzione

e la luna da recita

esplica le sue conseguenze.

Il 27 è due più nove

e nove meno due è 

uguale al sette.

Se è morte, e morte finta,

questo si può sapere

quando gli attori cadranno

senza resuscitare

al secondo atto.

Il novilunio attoriale

produce effetti di morte

che solo il pubblico

sa vedere.

Per questo imprime

alla morte 

il suo ritmo

con l' applauso

Inizio modulo


da Repliche



L'attore non può salvarsi.

Ciò non è previsto.

Deve consumare

il corpo sulla scena

Il teatro dove agisce

è sempre uguale

tranne minime 

variazioni ininfluenti.

L'io si ripara

per una migliore

recita.

Si mandano avanti

i tessuti citazionali

e gli abiti di scena.

Essi sono tradotti

in sfilacciature

embrionali.

Ma l'embrione e' morto

e questo l'attore lo sa.

da Repliche



La follia sulla scena

si ferma agli angoli

e si rammenda

in parole prestate.

Non c'è alcuna

invenzione 

ma agonismo citazionale.

L'attore agisce

in tensione.

I suoi saperi

fanno parte

della muscolatura

scenica.

Detto ciò

che sa

non c'è altro.

da Repliche



Il sangue finto si porta

nelle sacche

sotto ai costumi

basta la punta

della stagnola

e la sacca si rompe.

la pozza deve essere 

visibile dalla galleria.

Gli spettatori sono attenti.

Se la busta si perde

non se ne puo'

comprare un'altra.

Da Repliche



Il pubblico in sala

ha freddo.

Ogni tanto per riscaldarlo

gli attori buttano

il loro fiato.

E' fiato scenico

primaverile.

Considerando che

arriva di notte

raggiunge lo scopo.

Muove qualche piccola

cosa poi torna indietro.

Da Repliche

I morti finalmente

giacciono

ai lati del proscenio.

La pena è stata

momentanea come

l 'applauso.

I morti 

sono morti in parole.

La parola è potente

si esercita

fuori di scena.

Essi dunque

non sopravvivono

sospesi nel vuoto.

Sono vissuti

giusto il tempo

della finzione

nei tempi assegnati.

La chirurgia

sintattica

sminuzza la carne

salassa il sangue.

martedì 13 maggio 2014

BOLOGNA, 8 maggio 2014 con Loredana Magazzeni e Sergio Rotino, presentazione dei Recitativi d'amore ( Manni editore, 2104)
BOLOGNA, 8 maggio, libreria I.B.S.  con Loredana Magazzeni e  Sergio Rotino, presentazione di Recitativi d'amore ( Manni editore 2014).

martedì 18 marzo 2014

Da Le Convenienti giornate, poesie per Elio.

Da le Convenienti giornate
Poesie per Elio

Quella volta che andavamo a spasso
e facevamo fatica a spallate
per via del Corso
per via del Babuino
per via della Croce
sacramenti bestemmie tirate.
Quella volta che facevamo
i giornali rifacevamo i giornali
alla sera mentre
l’odore dei sardoni.
Quella volta che facevamo la fila
facevamo la fila da Cesaretto
fuori nel freddo.
Quella volta che mi dicevi
che non c’era
no, non c’era nessuna
più bella davvero nessuna
più bella di me davvero
(guarda Cetta che cavallona quella!)
Quella volta che leggevi le mie poesie
come fossero le tue
Quella volta che alla mattina
mi sposavi e poi mi risposavi.
Quelle volte quelle infinite volte
che a fianco a te venivo
e tu con me accompagnando
 il mio di ansito.
Quella volta che c’erano i gatti
a fare il coro.
Quella volta ancora quella
infinita volta che eruttavi passione
e io con te a seguire.

Ma svapora svapora
questo fumo
si fa sempre più lento
vedi ? Ancora ancora più lento.


“ Tu sei qui Fecamore e rimescolo il patetico”

Cetta Petrollo

Ripari

Vorrei mettermi al riparo
in questo cielo grigio
mentre non è sera
e non è alba
il mezzogiorno è passato
noi non abbiamo più
molte cose da fare
per questo talvolta vorrei
dare un giro di chiave
e poi la chiave buttarla
per non pensarci più
(arriverai con me a giocare
ancora con me a giocare
ma so che gli uomini amano donne
imponenti con grandi sederi
e grandi spalle
io potrei essere
la tua statuina di cera
in un tasca profonda
di quelle tasche
dove si smarrisce tutto
ed io perdo nella tasca il tramonto)


Cetta Petrollo