domenica 2 giugno 2013

Sarx

Ti ho incontrato sessant’anni dopo
e non mi hai riconosciuta.
E quando mi riconoscerai
le ferite guariranno
la nave salperà
i libri finalmente parleranno
uscendo fuori dagli sgabuzzini
dalle innominate polveri
il prete darà la comunione
senza confessione.
Noi saremo.
Reincarnazione di che?
Come diceva quel tale?
Ho attraversato mercati
senza chiese
e chiese senza mercati
mi sono sposata senza saperlo
e sapendolo mi sono confermata
tu più volte risorgi
in prefigurate dimore
è dal calore che  avvisi
è nel calore che annuncio.
Ma non devi avere fretta
mi ci vuole una vita per risorgere
o magari poche ore.
Sarx non soma.
Il corpo è nostro.
Il corpo è tuo.
Nostro in solitudine.
Tuo in scommessa.
Un incidente una pietra d’angolo
uno strano caso un accidente.
Non ti accontentare della giovinezza
tu  hai me.
Hai la pienezza.


Cetta Petrollo

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