martedì 18 giugno 2013

" O l'errore, l'errore del vivere" da Elio Pagliarani, Acrostico

Quante volte sono riscrivibili certi versi? Sempre, si possono riscrivere sempre, dice un mio sotterraneo amico che, dai suoi nascondimenti dalla vita, mai perde il contatto con la mia poesia.
Lui dice che si può sempre. Ed io gli voglio credere: una, due, tre, mille volte si può ripetere lo stesso gesto, perché ad ogni angolo di vicolo si può palesare una presenza estranea che possiamo immediatamente riconoscere e riconoscendola riconoscere noi stessi.
" o l'errore, l'errore del vivere" ha scritto Pagliarani innamorandosi di nuovo a 49 anni.

6 commenti:

  1. Se potessi vivere di nuovo la mia vita
    Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
    Nella prossima cercherei di commettere più errori.
    Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
    Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
    di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
    Sarei meno igienico.

    Correrei più rischi,
    farei più viaggi,
    contemplerei più tramonti,
    salirei più montagne,
    nuoterei in più fiumi.

    Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
    mangerei più gelati e meno fave,
    avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.

    Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
    della loro vita sensati e con profitto;
    certo che mi sono preso qualche momento di allegria.

    Ma se potessi tornare indietro, cercherei
    di avere soltanto momenti buoni.
    Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
    di momenti: non perdere l'adesso.

    (Borges)

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    1. bella. Eh sì, non bisogna perdere il presente.

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    2. Mi puoi aiutare mettendomi in contatto per l'intervista che devo fare e di cui ti ho scritto via mail? Grazie!

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  2. Risposte
    1. Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
      Chi è contento che sulla terra esista la musica.
      Chi scopre con piacere un'etimologia.
      Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli
      scacchi.
      Il ceramista che premedita un colore e una forma.
      Il tipografo che compone bene questa pagina, che forse non gli
      piace.
      Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo
      canto.
      Chi accarezza un animale addormentato.
      Chi giustifica o vuole giustificare un male che gli hanno fatto.
      Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
      Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
      Queste persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.

      Jorge Luis Borges

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