martedì 30 aprile 2013

Clarice Lispector, Il Bufalo. Da Le passioni e i legami, Feltrinelli , 2013


" Allora , nata dal suo ventre, di nuovo riemerse, come un'implorazione, come un'onda lenta, la volontà di uccidere. I suoi occhi si inumidirono per la gratitudine e il loro colore si fece più intenso per qualcosa di simile alla felicità, non era anocra odio, ma una volontà tormentata di odio simile a un desiderio: davanti alla promessa di un epilogo crudele, quella brama di odio che si riprometteva sangue sacro e trionfo era intensa come un supplizio d'amore. La femmina respinta si era spiritualizzata in una grande speranza. Ma dove, dove trovare l'animale che le insegnasse a decifrare il proprio odio? Quel sentimento che le apparteneva di diritto ma che non riusciva a raggiungere attraverso il dolore? Dove avrebbe imparato ad odiare per non morire d'amore? E da chi?[...] Non voleva mai più perdonare, se avesse perdonato ancora una volta, la sua vita sarebbe stata perduta[...]
Clarice Lispector, Il Bufalo

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