martedì 16 luglio 2013

Vecchiaia 2. La Lia.


Vecchiaia 2.
La Lia.


La Lia invece conservava tutto
lo spago delle paste
Il bottone scucito
l’elastico ripiegato
la carta per pacchi
le buste del pane.
Ci vollero tre mesi
a sgombrare gli armadi
la cosa affondava radici
nell’Ottocento
con le ricette delle zie monache
le foto ingiallite
dell’Arenella  gli orecchini
spaiati
le fedi dei nonni
sopravvissute
le batterie da cucina in rame
alluminio inox
i cerchietti le creme
i vestiti i soprabiti le borse.
La libreria in fila unica.
Le enciclopedie a dispense.
Ci vollero tre mesi.
Anche l’argento era tanto
tanto anche l’oro
ma avevano la dignità
del piatto sbrecciato conservato.
Di buon accordo si divisero
le cose e le ricette.

A me  pelle e tenacia.

Cetta Petrollo

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