lunedì 15 luglio 2013

BUGE E LA POESIA

Perché organizzare eventi di poesia? Ed è importante e utile organizzarli? Chi può dire se una poesia vada ascoltata e letta e un’altra no? Chi può dire se una poesia sia necessitata? Un testo abbia la forza per sopravvivere al suo autore? Non sono in grado di rispondere a queste domande e tuttavia ho qualche certezza: che le biblioteche e l’amministrazione dei Beni culturali abbiano il dovere – e ciò è scritto anche nella loro missione istituzionale-  di proteggere e far circolare e vivere le cosiddette risorse intangibili e la poesia lo è, lavoro senza committenza che va ben al di là del testo scritto e pubblicato, che nessuno può essere giudice di ciò che è e non è poesia essendo la poesia come tutte le arti un fatto contestualizzato e contestualizzabile e i generi della stessa essendo moltissimi.
Possiamo solo osservare a margine quanto già diceva Leopardi: il discrimine dovrebbe essere l’accrescimento di vitalità.
Dunque noi di BUGE ci stiamo provando e non pretendiamo di  fare bene: facciamo e dunque siamo soggetti a critiche. Solo l’abulia  non si presta a critiche.
Certo autori come quelli che abbiamo letto e ricordato finora : Caproni, Sbarbaro, Montale, Sanguineti,  Porta, Balestrini, Pagliarani fino ai contemporanei viventi, ne cito solo alcuni, Conte, Cucchi, Galluccio, Berisso, Gentiluomo,  Frixione,  Ercolani, Sitta, Frisa, Fusco, Riviello, Ostuni, Calandrone , Lecomte, sono presenti nelle storie della letteratura e nelle più importanti antologie. Che si sbaglino proprio tutti? In ogni caso è preferibile sbagliare per eccesso – come chi trova sempre belli i libri che recensisce ad essi aderendo – piuttosto che per difetto, come chi per innata acrimonia o per motivi del tutto personali si diverte a deprezzare il lavoro svolto da tante persone il cui senso è quello di, ancora una volta, sottolineare che l’economia di una società non è solo quella finanziaria.
Infine non tutti hanno il tempo e la fortuna di potere passare le loro ore a leggere – i libri costano e il lavoro domestico e pubblico consuma molte energie – ma tutti hanno forse due ore libere per potere ascoltare versi e prose. Meglio se all’aperto. Meglio se d’estate.
E comunque Genova –Voci è già al suo secondo anno ed è passata attraverso i luoghi culturalmente più importanti di questa meravigliosa e vitale città.
Con i migliori auguri di BUGE


Cetta Petrollo 

1 commento:

  1. Chiedo scusa perchè sono un po' intimidito di fronte a un'attività così importante, a cui comunque volevo fare tanti Auguri.

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