sabato 20 luglio 2013

Tre case. Tre amori.



Oramai ho tre case tre luoghi tre amori
come ho tre mattarelli tre taglieri
tre macchinette del caffè.
Nessun luogo sa cosa faccio
in quell’altro.
La comunicazione si interrompe
quando prendo il treno.
E’ lì che accade il miracolo.
Io transito e transitando sparisco.
A tutti gli uomini che
non mi hanno voluta
dico: peggio per voi
che non sapete cos’è
una trasmigrazione
un cambiamento
un volo a bassa quota
un esercizio di stile
una sorpresa un vestito mai visto
una leggenda una favola
un vetro che sbatte
fino a che non si rompe.
Da quelli che mi hanno voluta
invece sono scappata
tranne che da uno.
Ma era uno speciale.
Tutte le mattine misurava
la giornata.
E non se ne curava.

Cetta Petrollo

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