lunedì 1 luglio 2013

Da recitativi d'amore e altre poesie


Dimmi
dov’è che ti fa male il cuore?
Dov’è il posto preciso
magari simile al mio
nella geografia degli anni
un po’ più su un po’ più giù
dentro ai momenti
più su vicino alla gioia
più giù vicino alla disperazione
o in entrambi i casi
dov’è che perde battiti
rovesciandosi la notte
mentre sopra di essa occorre andare
perfino bevendo punch al mandarino
mendicando carezze
scontando l’anima
in una triste recita di versi.
Dimmi.
Dov’è che ti fa male il cuore?
Sarà alla svoltata che non conosco
persa nelle periferie marine
dove il vento da tempo ti ha percosso
come io nelle mie
ovale di colonne prima del fiume.

Perché certo di te questo ti chiedo
Non dove fosti felice
dove ti spinsero
i rossori della sera
le cavalcate del sangue
le sue affrettate sporgenze
non gli angoli della gioia
le aperture di stagione
i suoi cori trionfanti
no, ma precisamente
dove ti grattarono l’anima
il posto difficile da trovare
perché tutto il resto
fila via in un respiro pulito
rimane il rantolo invisibile lì precisamente
dov’è che fa male il cuore


Cetta Petrollo

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