domenica 17 febbraio 2013

Una Poesia di Fabiana Grasso


Sono creatura minore
dove si infrangono i muri
parlati e gli occhi iniziano a cadere
nel respiro acuto rigenero
la potenza della ragione
in quel dilaniato ricordo del nostro
rimanere in bilico.

Non seguirmi
è una lasciva realtà nelle vene che scorre
resto nel freddo di una pietra
che dà ricordo di un bacio rimasto nella saliva
così scarno, così raggrumato
nel senso di un'appartenenza che schiena
tra un vecchio lessico
appena al di là del mare.


Fabiana Grasso

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