venerdì 22 marzo 2013




Vostro viso sul mio mi disse l’ora
e quell’ora fermò scolpita a morte
che trascorse la sera e fu mattina
imbrunì il mezzogiorno e nacque luna.

Vostra lingua su me ridusse il tempo
e balzò sopra i tetti e dentro al corpo
vostro sguardo trattenne  il mio pensiero
e di nuovo fu sera e poi mattina.

Vostro viso  dà forma alla mia lava
che voi guardando ancora  non è esplosa
 voi aspettando chiudo il mio vulcano

per voi  fermando pendole e campane
in voi chiudendo i fianchi e la mia voce
in  voi  serrando  infine  la passione.

Cetta Petrollo

Nessun commento:

Posta un commento